Trasferirsi in Francia: un’idea sui costi e informazioni utili

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Trasferirsi in Francia, che sia una scelta o una necessità lavorativa, rappresenta comunque l’opportunità di vivere in una terra ricca di fascino e di cultura, con città cosmopolite che consentono il confronto con mondi diversi dal proprio, e paesaggi naturali che sembrano appena usciti da un dipinto di Monet.

Traslocare all’estero: in questo caso, che si tratti di uno studio professionale o di una abitazione familiare, il pensiero dell’organizzazione e della gestione pratica generano una certa apprensione anche nella persona più entusiasta per la nuova avventura.

Vediamo insieme quali sono e come affrontare eventuali problematiche, cosa c’è da tenere in considerazione e il modo migliore per organizzarsi limitando stress e fatica.

Cosa c’è da sapere e come prepararsi al meglio per trasferirsi in Francia

Se si trasloca con la famiglia, visto che la Francia è per noi una terra di confine, sarà forte la tentazione di portarsi dietro le proprie cose. Soprattutto se ci sono dei figli da ‘spostare’, ricreare nel nuovo luogo una sistemazione che gli risulti familiare, con tutte le loro cose, può rendere tutto più facile.

Occuparsene in autonomia

A quel punto, se volete occuparvene in maniera autonoma, dovrete acquistare vari tipi di materiali di imballaggio e cominciare a preparare dei colli per avere un’idea dei volumi di ingombro e, conseguentemente, del mezzo che servirà per trasportare tutte le vostre cose.

Tenete presente che il lavoro è abbastanza impegnativo e, a meno che non siate esperti, richiederà anche l’aiuto di qualcuno che sia in grado di smontare e imballare correttamente l’arredamento, gli elettrodomestici e i lampadari. Per le altre cose, avrete bisogno di tempo e pazienza, in particolar modo, per tutti gli oggetti e le suppellettili fragili.

Il consiglio vincente è quello di, prima di trasferirsi in Francia, stilare una lista man mano che imballate ciò che avete deciso di portare con voi, scrivendo accanto agli oggetti un riferimento (magari numerico!) che riporterete anche sulla scatola dove li riporrete.

Quando svolgete questo lavoro, concentratevi sul fatto che magari potreste viverlo come l’opportunità per fare un lavoro di selezione e liberarvi di tutte quelle cose che, inevitabilmente si accumulano in casa con il passar del tempo. A chiunque abbia traslocato o anche soltanto svuotato dei mobili per fare dei lavori in casa, sarà di certo capitato di ritrovare delle cose che neanche ci si ricordava più di avere, sarà quindi l’occasione perfetta per disfarvene!

Quando tutto sarà pronto, potrete avere un’idea precisa di pesi e volumi di ingombro e contattare uno spedizioniere o noleggiare un mezzo idoneo. Il passo successivo sarà poi quello di contattare qualcuno sul posto che provveda a rimontare i mobili, a istallare i lampadari e infine gli elettrodomestici.

Questa incombenza potrebbe ingenerare qualche legittima inquietudine: quando ci si trova in un posto nuovo, è difficile orientarsi nell’offerta di servizi e si ha sempre il timore di non aver fatto la scelta giusta.

Incombenze burocratiche: trasloco, casa, sanità

La buona notizia è che, in quanto cittadini europei, per il trasloco in sè non occorrerà una particolare documentazione: bisognerà invece registrarsi presso la ‘municipalità’ entro 90gg.

Per effettuare la registrazione, dovrete fissare un appuntamento ed esibire il documento di identità (prima di partire controllate che tutti i vostri documenti siano in corso di validità) e il contratto di locazione (se siete in affitto).

Sarà anche utile, con l’occasione cominciare a chiedere la residenza temporanea o definitiva, in base ai vostri programmi, con formale comunicazione che il vostro soggiorno durerà per un periodo superiore ai 90gg.

Avrete invece bisogno di qualche documento in più per stipulare un eventuale contratto d’affitto; di seguito un breve ed utile elenco:

      • Documento di identità o, in alternativa, passaporto.
      • Copia della dichiarazione dei redditi (l’ultima)
      • Ultime tre buste paga (in alternativa si può esibire il contratto di lavoro)
      • Nel caso in cui l’importo del vostro stipendio mensile non sia tre volte superiore all’affitto, occorrerà una lettera firmata da un garante che si assumerà l’eventuale responsabilità di corrispondere, in vostra vece, l’importo.

Sappiate che in Francia è severamente punito chi chiede garanzie extra rispetto a quelle appositamente previste dalle leggi che regolano la materia.

Un’altra cosa di cui occuparsi in maniera prioritaria è regolarizzare la propria posizione con il Servizio Sanitario.

Pur essendo pubblico, il sistema sanitario francese si basa su una serie di rimborsi quindi, in caso di bisogno, ci sono dei costi da sostenere che poi vengono, in parte recuperati. Appunto per questo è importante valutare una forma di previdenza assicurativa per contenere eventuali costi.

Per poter ottenere questo rimborso è necessario però avere la ‘Carte Vitale’ che equivale alla nostra tessera sanitaria. La richiesta deve essere formulata Caisse Primaire Assurance Maladie (C.P.A.M.) e prima di trasferirsi in Francia bisogna munirsi di:

      • Fotocopia di un documento d’identità
      • Atto di Nascita
      • Copia del contratto di lavoro
      • Copia del documento di identità

Come ultimo consiglio, superati i 12 mesi di permanenza all’estero vi ricordiamo di registrarvi all’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero (A.I.R.E.) che è gestita, in maniera centralizzata, dal ministero dell’Interno. Oltre a garantirvi il diritto di voto anche durante la permanenza in Francia, è comunque un’ importante tutela in caso di necessità.

Costi generali

Volendo fare una stima approssimativa dei costi di gestione di un trasloco in Francia, si può ipotizzare una cifra che va dai 1.300 ai 4.000€. Ovviamente le variabili da tenere in considerazione all’interno di questo range di spesa sono tante, prima tra tutte la distanza da coprire.

Occorrerà poi considerare il volume dei colli da trasportare: si tratta di uno studio professionale? di un appartamento? comprensivo dell’arredamento di quante stanze?

Per avere un preventivo puntuale, occorre essere in possesso di queste informazioni e solo dopo si potrà fare una reale valutazione dei costi.

Vita in Francia: qualche informazione in più

Quando ci si trova a traslocare in Francia, uno dei primi aspetti sui quali giustamente ci si interroga è il costo della vita. È bene sapere che è un pò più alto di quello italiano: mediamente, si stima, intorno al 10% in più. Questo però non deve spaventare perché gli stipendi, anche quelli minimi, sono nettamente superiori e vi consentiranno di avere un tenore di vita superiore a quello cui siete abituati.

Per quanto riguarda la patente di guida, quella rilasciata in Italia è ormai da tanti anni ‘patente europea’ quindi pienamente valida.

Per i titoli di studio:

Il nostro diploma equivale al loro “Baccalauréat” in virtù di un accordo tra i paesi: ci si può iscrivere all’università italiane o francesi con entrambi i titoli.

Discorso un po’ diverso per il riconoscimento della Laurea: di prassi è sufficiente presentare la richiesta presso una università con copia del titolo conseguito, elenco degli esami sostenuti con votazione; ovviamente tutto tradotto in francese. Attenzione però, alcune università potrebbero richiedere la traduzione da parte di un professionista accreditato presso il tribunale (francese o italiano).

I corsi di studi per i più piccoli presentano invece delle diversità rispetto alle nostre anche se, per terminare il percorso scolastico fino alle superiori occorreranno comunque 13 anni, esattamente come in Italia.

Per intenderci, in Italia: scuola primaria (5 anni); scuole medie (3 anni); istituti superiori (5anni). In Francia École élémentaire (5 anni); Collége (4 anni); Lycée (4anni): è solo diversa la distribuzione degli anni nella durata del corso di studi.

Coloro i quali hanno affrontato questa esperienza assieme ai figli hanno subito notato che in Francia è riservata grande attenzione alle famiglie. Ci sono assegni familiari con importi più elevati, ci sono asili nido gratuiti presenti in buon numero. Inoltre il costo delle baby sitter, regolarmente assunte, è completamente detraibile dalle imposte.

Quindi come fare per trasferirsi in Francia?

Se dovete traslocare in Francia, al fine di evitare di sobbarcarsi la mole di lavoro di cui parlato e la relativa organizzazione, sarà opportuno almeno chiedere un preventivo a una ditta che sia all’altezza di gestire traslochi internazionali.

Avrete l’occasione per verificare personalmente la differenza di costi e il gran numero di vantaggi che questo comporta in termini di tempo, fatica e stress.

Gli specialisti del settore come Europa Traslochi, saranno in grado di offrire soluzioni efficaci e calzanti ad ogni tipo di esigenza. Nulla sarà lasciato al caso e sarà sempre possibile concordare servizi più confacenti alle vostre necessità.

Richiedere un preventivo è facile e veloce, tramite l’apposito menu guidato presente sul sito dell’azienda. In più è assolutamente gratuito e non vincolante .

Provate solo a pensare cosa vuol dire rivolgersi a qualcuno che si occupi di fornire gli imballi più indicati, smontare i mobili, trasportarli e rimontarli; potersi avvalere di un servizio di assistenza tecnica e logistica sempre attivo; servizio di custodia e di deposito dei vostri beni, qualora ci fosse la necessità di differire il trasporto (magari perché avrete voglia di scegliere la nuova casa con cura).

Pianificare e concordare il servizio di trasloco nel modo più appropriato alle esigenze proprie e della famiglia prima di trasferirsi in Francia, avendo come interlocutori professionisti di esperienza, darà garanzia di efficienza e serenità in ogni passo di questo importante cambiamento.

Se vuoi conoscere meglio i nostri servizi e tutto ciò che possiamo fare per te, trovi qui altre informazioni utili.

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